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Italiani importanti a Francoforte

 

Legami storici, politici, economici e commerciali tra la città di Francoforte e l’Italia nel corso dei secoli.

 

L`Imperatore Federico II. di Svevia, nato a Jesi nel 1194, fu incoronato a Francoforte nel 1212 e morì a Castelfiorentino nel 1250. Fondó la fiera di Francoforte con un atto ufficiale, sottoscritto nel 1240 ad Ascoli/Piceno.

Enea Silvio Piccolomini, umanista, scrittore e storico divenuto in seguito Papa Pio II, ricevette nel 1442 dall’imperatore Federico III d’Asburgo l’onorificenza (una corona d’alloro) di “Poeta Laureatus”.

82 commercianti (tra di loro si trovavano 19 italiani) fondarono la borsa di Francoforte, inizialmente come sportello cambiavalute, nell’anno 1585.

Giordano Bruno, costretto a lasciare l’Italia in seguito ad un’accusa di eresia da parte dell’Inquisizione, approdó nel 1590 a Francoforte, dove lavoró nella stamperia di Giovanni Wechel.

Gli Allesina, una ricca famiglia di commercianti e conoscenti della famiglia Goethe, risiedevano nel XVIII secolo nella loro villa a Sindlingen.

I fratelli Bolongaro di Stresa, commercianti di tabacco, erano nel 1780 i cittadini piú ricchi di Francoforte.

Pietro Antonio Brentano, discendente di una ricca famiglia originaria del Lago di Como, acquistó nel 1777 l’ abitazione ‘Haus zum Goldenen Kopf’, nella Große Sandgasse. I suoi figli,

Clemente e Bettina, divennero noti come scrittori.

Giorgio Guaita, originario di Menaggio, divenne nel 1822 il primo sindaco cattolico di Francoforte.

Pittori italiani nello Staedel: Beato Angelico, Giovanni Bellini, Raffaello Sanzio, Giovanni Francesco Barbieri detto “Il Guercino”, Andrea Mantegna, Sandro Botticelli, Jacopo Tintoretto, Giovanni B. Tiepolo, Antonio Canaletto.

Paolo Carignani (* 1961 Milano) fu nominato nel 1999 direttore dell`Opera di Francoforte.

Francoforte è gemellata con Milano dal 1970

 

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